Qualche anno fa mi ammalai con una strana forma influenzale che mi fece venire l’artrite. Rimasi a casa per molti giorni e passai pure una settimana all’ospedale. Poi improvvisamente guarii, come si guarisce dall’influenza.
Mi ricordo che durante la malattia una notte feci uno strano sogno.
Stavo parlando con una persona che conoscevo allora e che, a dire il vero, conosco anche ora. Qualcuno che non ho mai frequentato veramente, ma che è un po’ come se l’avessi fatto.
Nel sogno eravamo sospesi nel buio, simili a due figure disegnate in un fumetto con lo sfondo tutto nero.
A volte nei sogni si fanno delle riflessioni, come se si stesse guardando un film. Io pensai che non c’entrava nulla che stessi sognando quella persona in quel momento.
All’improvviso la figurina del fumetto si staccò dallo sfondo nero con uno scatto repentino, venne verso di me e mi baciò con appassionata naturalezza. Poi si allontanò indietreggiando di qualche passo e rimase in silenzio, sempre sullo sfondo nero. Che comunque nei sogni mica si sentono le parole.
Ricordo ancora i suoi occhi spalancati che mi fissavano. Più grandi del silenzio.
Poi di colpo mi svegliai, sentendomi stralunata per via di quello strano sogno, che non c’entrava niente.
Quando ci ripenso, ancora mi domando cosa avrà voluto dire.
Non l’ho mai raccontato a nessuno.
adesso si, adesso l'hai raccontato a qualcuno ;)
RispondiEliminaQui non si va oltre lo specchio, ma nell'oscurità attraverso un vetro. E i personaggi sono altri, né bianconigli né cappellai matti. Eppure Alice continua il suo viaggio. http://www.youtube.com/watch?v=yPKKW5O_2E0
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