Ultimamente, quando vado a Bologna, sono assalita da venditori di rose. Mi perseguitano. Piu’ dico di no (e io odio dire di no) e piu’ loro insistono. E lo fanno usando le tecniche piu’ svariate. Visi con espressioni surreali mi aggrediscono e generano sul mio viso espressioni ancora piu’ surreali. Una di queste volte penso che mi mettero’ a piangere e urlero’ come una pazza che io le loro rose non le voglio. E che oltretutto non hanno le spine. E che l’unica rosa che vorrei ha le spine ma non la posso avere. E che non so neanche perche’. E che l’odore delle loro rose non lo sento. E che l’odore della rosa con le spine che vorrei ma che non posso avere e non so perche’, quell’odore invece lo sento sempre. Anche quando dormo.
13 novembre 2009
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