20 settembre 2010

I BOERI

Ho letto un post nel blog di Paolo Nori, nel quale lui parlava dei boeri, “Quei cioccolatini al liquore avvolti in una carta metallizzata che dentro la carta c’era una scritta del tipo Hai vinto un boero, o Hai vinto due boeri, fino a cinque...”
Tra le due, mia sorella era quella dei boeri. Lei ne vinceva sempre molti. Io non li compravo, invece. Credo che non mi piacesse l'idea di non trovare la scritta HAI VINTO. E poi, se anche li vincevo, mi toccava regalarli, dato che io son sempre stata facile ad ammalarmi per via del cibo che non fa per me. E con due boeri di fila, di sicuro mi veniva il mal di pancia. Con tre, forse anche la febbre. Però ogni tanto mia sorella mi regalava uno dei suoi e io lo gustavo molto, sia perché era proprio buono sia perché non mi era toccato subire tutta quella trafila del vinco-nonvinco-esevincoachidoiboeri.
Avrei dovuto capire dai boeri che io non vado bene per quel tipo di catene del consumismo.
Eppure una volta, forse l'unica volta in vita mia, ho messo da parte tre involucri di kinder bueno da spedire. Li ho messi via per mia sorella, che a lei queste sfide alla fortuna son sempre piaciute, senza nemmeno controllare che cosa si vincesse. Poi, dopo un po', mi ha telefonato mia sorella per dirmi che avevo vinto un cellulare, con quegli incarti di kinder bueno là. Io pensavo che mi prendesse in giro, invece no. E così, alla fine, ho avuto anche io il mio primo telefonino (che poi –ino non lo era affatto). Vinto coi punti. Mi domando se ci siano state o ci saranno mai conseguenze tipo il mal di pancia causato dai boeri, ma meno evidenti.

Nessun commento:

Posta un commento